LANCIA 037, SANGUE GRUPPO B di stampo reale !!!!

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LANCIA 037, SANGUE GRUPPO B di stampo reale !!!!

A me piacque da subito: la vidi nel 1983 dal vivo per la prima volta in una Fiera a Roma, sembrava un automodellino cresciuto, rossa e quasi tascabile, con quei quattro occhioni di fari davanti. Per questo era irresistibile per gli eterni bimbi innamorati dello Sport a motore.
Non c’era una forma fuori posto, ed era incredibilmente bella da ferma, cosa rara per una auto da competizione. Non c’era nulla di superfluo, eppure quella sua calandra a quattro fari tondi e mascherina fu un vero e proprio vezzo da snob ineguagliato.

Amore a prima vista

Pininfarina doveva esserne innamorato quando la disegnò, mai nessun altro marchio come Lancia si è permesso il lusso di giocare così bene con gli stargatespazio temporali nel mondo dei Rally : a metà anni ’70 con la Stratos che scendeva direttamente da Marte a sfidare berlinone enormi, squadrate, cromate e tanto imbarazzate al confronto; e poi la 037, che sembrava una berlinetta degli anni Sessanta “vitaminizzata”, a fare il paio con un’altra “birba” Lancia precedente, la “Beta Montecarlo Turbo” delle Gare Endurance.

In mezzo a concorrenti “ignoranti”, con corpi vettura dagli spoilers larghi come terrazze e prese d’aria grandi come caverne, negli specchietti retrovisori di Audi Quattro e Peugeot 205 si presentava questo grillo salterino snello, morbido che spesso combinava brutti scherzetti a quei mostri.

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Perchè nell’era di Turbo e trazione integrale a gogò, il vezzo della trazione posteriore e del Compressore Volumetrico potevano permetterselo ben poche primedonnne.
Unica, alternativa, bellissima, rabbiosa 037: e con un valore inconfondibile, quello di essere Lancia.
“In ogni arte la semplicità è essenziale” diceva Arthur Shopenhauer, Lancia 037 allora è stata una forma d’arte.

25 anni fa, inizia la marcia trionfale

Fu Cesare Fiorio, il mitico D.S. del Gruppo Fiat, ad annunciare nel 1981 il nuovo modello rispondente al Gruppo B per i Rally Mondiali. Dopo la Fiat 131 Abarthche tra il 1977 ed il 1981 regalò comunque soddisfazioni al Gruppo, la 037 riprendeva l’eredità della mitica Stratos con un progetto nato da una collaborazione tra Lancia, Pininfarina, Dallara e Abarth.

Dopo un esordio “sperimentale” nel 1982, con due soli piazzamenti degni di menzione, nel 1983 la 037 esplode in un Mondiale vincente. Lancia domina tra i Costruttori e per poco, con Walter Rohrl, non vince anche il Titolo Costruttori.

La 037 ebbe anche la ventura di accendere un dibattito tutto italiano tra diversi “campanili”: meglio – come avvenne in realtà – puntare sulla nuova e bellissima Lancia Rally o meglio sarebbe stato, per il Gruppo Fiat, favorire la Ferrari?

Alcuni pensano sarebbe stato meglio sviluppare il potenziale inespresso della Ferrari 308 GTB, all’epoca presente ottimamente a sua volta ma in forma semi-privata.

L’ultima “Gruppo B “romantica”

Non partecipiamo a questo dibattito, ci limitiamo a dire che la bellissima 037 (più la sua “Evoluzione 2” ) con 6 vittorie in 28 Rallyes disputati effettivamente tra il 1982 ed il 1986 si piazza al quarto posto tra le più vincenti del famigerato ed agguerrito Gruppo B, nonostante uno schema meccanico quasi “romantico” (motore posteriore centrale e due sole ruote motrici) rispetto ai “bulldozer” 4×4 concorrenti……Questo, ovviamente, prima dell’arrivo della “Delta S4″.

A quella bambina terribile, dedico questo mio ricordo personale, sperando che il Marchio Lancia torni alla gloria di un tempo.

Riccardo Bellumori

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