Peugeot 205 T16 : la Regina compie 30 anni e non li dimostra.

  • sol_0401008_1

Peugeot 205 T16 : la Regina compie 30 anni e non li dimostra.

A leggere i miei Posts, Vi potrei sembrare un amante del “Vintage”.

Scrivo spesso di storie del passato, su auto e moto. In particolare di un periodo che va dalla fine degli anni Settanta alla fine del decennio successivo. Ma non solo perchè ho seguito quel periodo in “diretta”. Ma anche perchè in quel periodo si sono affacciate delle vere e proprie piccole o grandi “rivoluzioni” che hanno avuto effetto sino ad ora riguardo a:

Meccanica: arrivano turbocompressore ed elettronica, la soglia psicologica dei 200 Cavalli per litro di potenza specifica diventa un limite risibile. Con qualche accenno – addirittura – di rilevamento e gestione da remoto, con le prime applicazioni di telecontrollo;

Materiali: Carbonio, Kevlar, Nomex, compositi, resine e incollaggi speciali sostituiscono per sempre alluminio e vetroresina;

Motricità: Trazione Integrale sulle auto da Rally, esasperazione sulla ricerca e sviluppo di pneumatici, freni in materiale carboceramico, etc….E i primi cambi sequenziali che sostituiscono via via la classica leva e frizione.

Certo, oggi sembra che certi risultati siano preistoria: in effetti (tanto per fare un esempio) la “POLO WRC” che ha vinto per l’ennesima volta il Mondiale ha un 1600 turbo da 315 Cavalli, e non si rompe neppure a volerlo. Esattamente 30 anni fa la “Renault 5 Turbo Maxi Evoluzione” ottenne – è vero – praticamente le stesse punte (1.500 cc, turbo, 300 Cv.)…..Solo che per riuscirvi alla Renault dovettero trapiantare sulla “5″ il motore derivato dalla Formula Uno. Beveva come un addannato, e si rompeva……..

E oggi Vi voglio raccontare di Rally. O meglio, di una regina dei Rally. O ancora meglio, per non fare torto a nessuno: della Regina del Gruppo “B” nei Rally. La Peugeot “205 T16 4×4″, la “bomba” della Casa francese che dal 1983 al 1986 vivrà un’epopea straordinaria.

Rapida memoranda: fino al 1981 la Federazione Internazionale dell’Automobilismo (FIA) aveva classificato con il “Gruppo 4″ le versioni più estreme delle auto da strada: in pratica in questa Categoria erano iscritte berline prodotte in un numero di piccola serie, molto pepate, a volte derivate da una Gamma di berline di grande diffusione (Esempio Fiat 131, Ford Escort, Opel Ascona) a volte (c0me per la Lancia Stratos) create apposta per l’utilizzo in Gara. Quello che ho scritto è molto esemplificativo, me ne scuso con i puristi.

Nel 1982 la FIA diede vita invece al Gruppo “B”, che per come era articolato lasciava poco spazio alle “variazioni”: era necessario produrre ed immatricolare almeno 200 esemplari identici alla vettura da Gara ad esclusione dell’accessoristica per uso stradale (scarichi, settaggio alimentazione e elettronica, assetto e protezioni della carrozzeria, ad esempio). Il Gruppo B, proprio per come era concepito, divenne inesorabilmente il terreno di coltura di veri e propri “missili” su ruote, auto da meno di 1000 Kg. con potenze oltre i 600 Cv. Roba da “zeroacento” in 2 secondi…..

Questo aspetto lo lascio da parte, perchè secondo me rappresenta l’elemento negativo di una parentesi importante nella storia del “Gruppo B” che, per il resto, ha espresso momenti di spettacolo e di interesse globale che oggi sembrano dimenticati.

Ma entriamo nel vivo dell’epopea “Gruppo B”. Le Case che fin dall’inizio si presentarono più agguerrite e blasonate furono essenzialmente (direi in ordine di velleità) queste : Audi, Lancia, Renault, Porsche, Opel, Ford. Le “giapponesi” (Toyota, Mitsubishi, Nissan Datsun) restavano fondamentalmente delle “Outsiders”. Ma nel 1983 ecco la “bomba”: Peugeot presenta una evoluzione terribile della sua Best Seller “205″. La “205 T16″ a trazione integrale. Motore centrale 1800 cc, da 300 Cv fino a 550 e oltre a seconda delle evoluzioni, peso intorno ai 900 Kg. Un mostro, che con 390 cm di lunghezza si muove con agilità su tutti i percorsi. Certo, tanta rivoluzione fatica a entrare a regime, ed infatti la “205″ esordisce in Corsica nel 1984, e dopo due Gare di rodaggio vince in batteria le ultime tre prove del Mondiale Rally.

A confronto con le principali avversarie, durante le cinque Stagioni del Mondiale Rally dal 1982 al 1986 e le 60 Gare svolte nel corso di esistenza del “Gruppo B”, la classifica di vittorie conseguite da ciascuna delle auto in lotta è la seguente:

AUDI “QUATTRO” : 20 vittorie su 60 Gare; PEUGEOT “205 T16 4×4″ : 16 vittorie su 60 Gare; LANCIA “037″ e “Delta S4″ : 10 vittorie su 60 Gare; TOYOTA Celica : 7 vittorie; Renault e Opel : 3 vittorie ciascuna.

Perfetto. Discorso chiuso……Oppure no ? Praticamente solo Audi, lancia e in secondo Renault, hanno partecipato praticamente a tutte le Gare del Gruppo B dal primo Gennaio 1982 al 31 Dicembre 1986. Per il resto Peugeot, e le altre sono partite in ritardo oppure (è il caso delle giappponesi) hanno preso il Via a parte delle Gare in calendario ogni anno. Se consideriamo le Gare vinte per quelle partecipate, ecco la “reale classifica” per Marchio:

1) PEUGEOT : 32 Gare complessive tra il 1982 ed il 1986, 16 vittorie: 50% delle Gare partecipate
2) AUDI : 60 Gare complessive nel Mondiale ’82/’86, 20 vittorie: 33% delle gare partecipate.

Quindi la vera “schiacciasassi” del periodo “Gruppo B” nel Mondiale Rally è stata realmente la “piccola” francese, la belvetta di casa Peugeot, con una vittoria ogni due Gare a cui prese parte. Una tabella di marcia così, si è vista poche volte nella storia. 30 anni dopo la fine del “Gruppo B”, la “Peugeot 205 T16 4×4″ ha ancora oggi un Record difficile da battere !!

(Copyright della foto di testata : McKlein)

Posted by Riccardo Bellumori.

About the Author

The Author has not yet added any info about himself