Quando le Gare di auto erano tra chi “Turbava” e chi no….

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Quando le Gare di auto erano tra chi “Turbava” e chi no….

Io mi ricordo bene una certa fase “eroica” delle Gare automobilistiche : il periodo tra la seconda metà degli anni ’70 e tutti gli anni ’80.

Tutto era “polverizzato” tra tecniche ed ispirazioni diverse, architetture meccaniche, tutt’altro rispetto ai rigidi canoni che guidano lo Sport motoristico attuale. Volete un esempio molto esplicativo? La FIA (Federazione dello Sport motoristico internazionale) aveva alla data del 1981 distinto la classificazione di auto da corsa in ben 9 Gruppi: dal Gruppo 1 (auto strettamente di serie) al Gruppo 4 (Auto derivate dalla serie ma realizzate in serie speciale), la Classificazione comprendeva le auto di Serie. Poi c’era il Gr. 5 (bolidi vestiti da auto di serie), il Gruppo 6 – Sport e Prototipi (le vetture della 24 ore di Le Mans per capirci..) e poi dal Gr.7 al Gruppo 9 erano distinte le monoposto o Biposto a Ruote scoperte .

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Il panorama in questo periodo era dominato più dai Preparatori o dai Team Managers privati che dalle Case Costruttrici. Così era nei Rally come in Formula Uno: non dimentichiamo che a livello di Titoli Mondiali Piloti nel periodo 1970-1988 in Formula Uno (tanto per fare un esempio) il Palmares conquistato dalla Ferrari (Costruttore Globale) fu di 3 Titoli contro i restanti 17 conquistati da Teams Privati che all’epoca erano organizzati artigianalmente (Mc Laren, Tyrrell, Lotus, Williams, Brabham). Tra la fine del 1970 e il 1982 la rivoluzione in tre passi. Primo, la Formula Uno: nel più gran segreto la Renault collauda e fa debuttare nel 1977 la sua Formula Uno Turbo. Da Regolamento la cilindrata era di 1500 cc. contro i 3000 dei motori ad iniezione. Ma la cosa spaventosa era che fin dalla alla prima uscita il motore francese aveva quasi 600 Cv contro i 520 del potentissimo 12 cilindri Ferrari, senza contare che i motori Ford 8 cilindri a V al massimo arrivavano a 490 Cv.

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Il problema erano la messa a punto, il consumo spaventoso e la fragilità. Tuttavia il primo campanello di allarme fu nell’estate del 1979. In Francia la Renault vince per la prima volta nella storia un Gran Premio di Formula Uno con un motore Turbo. Da allora, cioè dalla stagione 1979 e fino al 1988 (ultimo anno di un periodo in cui il turbo divenne esclusivo per tutti) i motori non Turbo vinsero solo quattro Titoli Piloti contro sei dei sovralimentati. ma i Titoli Costruttori furono “Fifty/Fifty”. Dal 1991 in poi l’alternanza tra motori “aspirati” e Turbo si è affiancata alla ricerca del risparmio energetico, dei consumi, fino ad arrivare alla disciplina attuale.

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Mentre nei Rallyes la rivoluzione nel 1982 fu la nascita di soli 3 Gruppi: Gruppo “N – auto strettamente di Serie”; Gruppo “A-auto derivate dalla grande Serie ma dedicate alle Gare”; ed infine Gruppo “B – modelli specialissimi prodotti in piccola serie di 200 Pezzi”. Anche dal punto di vista del Turbo, tuttavia, la data cruciale è quella del 1979, quando la Saab “99″ Turbo vinse il Rally di Svezia, prima volta nella storia dei Rallyes di un motore così.

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Dal gennaio 1982 a tutto il 1986 abbiamo visto correre tra boschi, mulattiere, stradine di montagna o piste ghiacciate mostri da almeno 350 Cv fino ai 600 della Delta S4: le Gruppo B appunto.

Un’epopea che ha visto purtroppo i suoi momenti tragici con Piloti deceduti o infortunati a causa delle uscite di strada di veri e propri missili a quattro ruote. Tutti strettamente turbocompressi, ad esclusione della Lancia “037″ con Compressore Volumetrico o della “Rover Metro” con un V8 aspirato. Solo per esempio la Delta S4 della Lancia arrivava da 0 a 100 Km/h in circa 2 secondi e mezzo, e in 8″ toccava i 190 all’ora……. Dal gennaio 1987 la ragionevolezza portò la FIA ad abolire il Gruppo B e a mantenere il Gruppo “A” che sostanzialmente è presente anche nel WRC attuale.

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Resta poi la famosa “24 Ore di Le Mans”, cioè la Categoria Endurance: qui l’alternanza “Turbo/aspirato” è stata più frizzante, diciamo così. Motivo è che il vincolo del Consumo limitato (identificato dalla stessa sigla del Campionato, definito “Gruppo C”) rendeva difficile il prevalere del Turbo per via del suo consumo. Tuttavia la Porsche ha per anni dominato con un motore sovralimentato……Consentitemi questo “Amarcord” molto rapido e testimone di un periodo eroico anche se difficile per via dei requisiti di sicurezza e per le ancora scarse potenzialità della TV nel seguire le Gare. E, se mi consentite, speriamo che possa prima o poi tornare un periodo così avventuroso. Certo nel rispetto di protezione e sicurezza di Piloti e Spettatori.

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Posted by Riccardo Bellumori.

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