L’evoluzione dell’elettrico: Batterie “liquide” e caricatori wireless

L’evoluzione dell’elettrico: Batterie “liquide” e caricatori wireless

Supercharger-Tesla

 

Torino – L’offerta di auto elettriche è sempre più importante e ci fa capire quanto le case stiano investendo in questa tecnologia per  farla diventare uno standard. Ma come tutte le novità presenta dei problemi che ostacolano la diffusione: L’autonomia e i lunghi tempi di ricarica.
Ed è proprio su queste problematiche che le case stanno lavorando. Sempre in prima fila troviamo Toyota, che ha sempre investito molte risorse nell’elettrico e poi Tesla, progetto americano che punta tutto sul full elettric.

Ovviamente, lo scopo è quello di far arrivare le auto elettriche agli standard di autonomia di quelle a benzina. Su questo, l’istituto di tecnologia dell’Illinois (Usa) ha reso noto che la sua ricercatrice Elena Timofeeva ha realizzato un nuovo tipo di batteria per le vetture. Questa ha due possibilità di ricarica, quella tradizionale e quindi attaccata ad uno spinotto di corrente elettrica, oppure in alternativa, introducendo elettroni in forma liquida. Operazione molto simile a quella attuale del rifornimento di benzina e quindi molto più rapida. In forma liquida gli elettroni richiedono meno spazio e minor numero di componenti, questo permette ai tecnici di immagazzinare più energia ad un minor costo. Sembrerebbe che questa soluzione possa portare l’autonomia delle batteria a 800 km; standard che, se fosse reale permetterebbe una popolarità alle auto elettriche, e sarebbe anche in grado di farle rivalutare ai più scettici. Inoltre questa soluzione presenta anche vantaggi in ambito di sicurezza perchè elettrodi positivi e negativi sono conservati in contenitori separati. Forte di questi risultati incoraggianti, L’Arpa-E (agenzia di governo Usa per la ricerca in ambito energia) ha stanziato 3,4 milioni di dollari per par avanzare le ricerche in questa direzione.

Anche il paese del sol levante sta lavorando molto a riguardo, dai laboratori di R&D Toyota sta uscendo un nuovo metodo di ricarica wireless che dovrebbe essere testato su tre auto per un anno. Il funzionamento sarà molto facile, basterà parcheggiare l’auto in un’apposita area e lei si ricaricherà autonomamente.
Lo scopo dei test è quello di semplificare e rendere più conveniente il processo con una tecnologia di risonanza magnetica in grado di trasmettere l’energia alla batteria senza alcun collegamento fisico e senza cali di tensione nella trasmissione dell’energia. La Toyota mira a commercializzare a breve questo sistema per dare una svolta sul mercato delle auto elettriche ed ibride, anche se, nonostante sia una novità in termini tecnici molto importante nell’applicativo risulterà macchinoso in quanto si dovrà procedere ad allestire aree dedicate alla ricarica.

Anche da noi sembra muoversi qualcosa. La casa americana Tesla ha annunciato che installerà i suoi supercaricatori  sulla Milano-Genova entro l’estate 2014. Sarà quindi possibile ricaricare gratuitamente e rapidamente le Model S (Tesla). I supercaricatori Tesla forniscono un pieno in mezz’ora, ben 20 volte più rapidi delle tecnologie attualmente sul mercato. Il progetto è parte integrante di una strategia globale che oltre portare altri tre caricatori per senso di marcia sulla Roma-Milano entro il 2015è ha già portato altri 14  supercharger in Europa e 78 negli Stati Uniti.

Lo scenario elettrico è in procinto di offrirci delle soluzioni davvero interessanti in grado di far vacillare il caro (in tutti i sensi) e vecchio petrolio…Voi cosa ne pensate?

La comprereste un auto elettrica con 800 km di autonomia?

Alessio Tirone.

 

 

 

 

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