1946: la leggenda di Parco del Valentino e la storia dell’Auto.

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1946: la leggenda di Parco del Valentino e la storia dell’Auto.

Dopo anni di crisi del mercato auto in Italia, crisi che ha portato ad un deciso taglio in tema di manifestazioni sportive, è stato davvero piacevole un annuncio balzato nelle cronache alla metà di Ottobre: il debutto del “Salone del Valentino” -il famoso Parco a Torino - che sarebbe stato cornice di una nuova interessante formula di Salone di Esposizione di Auto e Concept.

La prima edizione di Giugno scorso ha avuto un ottimo risultato di Pubblico e di immagine. Tanti Espositori e soprattutto tanto pubblico. E pensare che quando fu preannunciato, il Salone del Valentino sembrava soffrire un po’ la concorrenza del preannunciato nuovo “Salone dell’Auto di Milano” e del celebre Motor Show di Bologna. Entrambi invece hanno sofferto più di quanto prevedibile, e non faccio errore se dico che in fondo nel 2015 il “Salone del Valentino” è stata forse la Manifestazione principale dell’Automotive in Italia.

Nel 2016 appena iniziato evidentemente la formula si ripete, e quest’anno il Parco del Valentino e soprattutto Torino vivono congiuntamente una doppia ricorrenza che lega entrambi i contesti alla storia dell’Automobile.

Il Primo Settembre del 1946, dopo un periodo di Guerra che aveva devastato il Paese, si tenne al “Parco del Valentino” la prima Gara in Italia su circuito chiuso del Dopoguerra. Era il “Gran Premio di Torino” o meglio il “Terzo Gran Premio del Valentino“, dopo due edizioni pre-belliche.

A partecipare furono le “future” Formula Uno (cioè quelle che prima della nascita del Campionato Formula Uno nel 1950 erano definite “Voiturettes” per distinguerle dalle mastodontiche Auto Union o Mercedes) spinte da motori da 1500 cc con compressore volumetrico oppure da motori ad alimentazione atmosferica da 4,5 litri. A vincere fu Achille Varzi su Alfa Romeo.

In quel sipario prestigioso il successivo 3 Settembre 1946 si tenne una Gara che si potrebbe definire “minore” ma che in realtà incorniciò in una stessa occasione tre eventi rimasti storici.

La Gara “minore” era la “Coppa Brezzi”, una Competizione intitolata all’aviatore Andrea Brezzi, medaglia d’oro al valore militare. In questa gara si confrontarono monoposto di taglia e portata economica, cioè quelle che idealmente avrebbero dovuto riavvicinare i Piloti ed aspiranti alle corse senza per questo spendere una fortuna dopo che la Guerra aveva ridotto tutto all’osso.

Alla gara parteciparono diversi Marchi: Stanguellini, Gordini Simca,  ma soprattutto la Cisitalia, che proprio nel 1946 nacque come Ragione Sociale cosidetta. La creatura di Piero Dusio fonda i suoi primi importanti passi a partire da quel 1946. Sarà per i quattro anni successivi una delle storie più incredibili ed avvincenti della storia dell’Auto.

In quella Gara inoltre debuttò la “Cisitalia D46″, l’auto che senza molti dubbi si può dire che ha “inventato” il concetto di Trofeo Monomarca.

Infine in quella Gara, Coppa Brezzi, è stata scattata una delle foto che più ha fatto storia nello sport dei motori. Tazio Nuvolari che guida la “D46″ agitando in aria il volante.

Siete curiosi, eh? Tranquilli, di tutto questo parlemo in più di una occasione a breve.

Posted by Riccardo Bellumori.

 

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