Auto elettriche: al mercato italiano manca ancora la scossa

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Auto elettriche: al mercato italiano manca ancora la scossa

 

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Non spaventateVi se non riuscite a riconoscere o a interpretare queste immagini di seguito. Appartengono a diverse viste della famosa “General Motors EV1″, una proposta vecchia ormai di 20 anni, una vettura che può essere considerata storicamente la prima auto elettrica originaria ovvero “nativa” (cioè non trasformata) prodotta in Catena di montaggio. Prima di allora la Fiat, inconsapevolmente forse, aveva già esplorato nuove piste con la Panda “Elettra”, che tuttavia era una vettura con motore a scoppio originaria e poi “elettrificata” dalla Casa di Torino. Di auto elettriche si parla ormai da tanto tempo, il filone è ormai ben avviato anche in Europa . Tuttavia oltre 20 anni dopo quella “GM EV1″, sfido chiunque a riconoscere o a capire qualcosa dello schema tecnico di questi disegni e grafici. Come è possibile che si sia ancora ad una condizione di conoscenza così limitata dopo tanto tempo?

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Diciamolo: dall’anno 2009/2010 di auto elettriche e mobilità sostenibile si è parlato fin troppo. Sono nate Fondazioni, Associazioni, Centri Studi, Commissioni parlamentari, regionali, comunali, Gabinetti ed uffici ministeriali. E questo è tipico della tradizione “burocratese” dell’Italia, ok.

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Ma sono migliaia gli articoli informativi e le notizie pubblicate su Internet. Inoltre, ci sono decine di nuovi modelli in uscita  e diversi piani di intervento e incentivazione sono stati pianificati da molti Paesi nel mondo.

Nonostante il rischio che possano tornare ad aumentare i prezzi dei carburanti, le spese di manutenzione, la svalutazione crescente delle auto convenzionali e l’inquinamento, le auto elettriche sembrerebbero aver perso tono, almeno in Italia. Il mercato resta omeopatico sul versante degli acquisti dei privati. Beninteso, parlo di auto “100% Electric” e non di Ibride o di Flotte Aziendali.

Quali potrebbero essere i motivi reali della perdita di appeal su queste vetture da parte dell’opinione Pubblica?

Secondo una vecchia ricerca, nel 2010 in Italia circolava circa un decimo delle auto elettriche già presenti in Germania. Eppure l’automobilista italiano non è un conformista (basti pensare al successo che in Italia hanno avuto a suo tempo modelli molto anticonformisti come Renault Espace oppure le vetture bi-fuel e più recentemente i primi SUV).

Possibile che da noi il problema risieda solo nella crisi economica e nella assenza di politiche nazionali a favore della mobilità elettrica? No, secondo me il problema è rappresentabile in due linee di intervento.

Intervento degli operatori privati Commerciali:

- Trasferire valore: Garantendo il valore futuro dell’auto elettrica all’atto della sua rivendita. Creando spazi, occasioni e personale dedicato alla trattativa commerciale, alla prova su strada, all’informazione tecnica per il potenziale cliente. Proponendo globalmente piani finanziari, con servizi di manutenzione programmata con gestione batterie (non in modo sporadico come sta avvenendo ora) e di noleggio;

ScossaMa “dare  una scossa” significa anche trasferire cultura: Superando la disinformazione tecnica sulle auto elettriche. Cosa accadrebbe se ci trovassimo in panne con un’auto elettrica? Chi è in grado di rimetterla in funzione? Bisogna rassicurare l’eventuale utilizzatore, condividendo tra operatori e case costruttrici una serie di protocolli (es. Un pacco batterie può essere utilizzato su un altro tipo di auto elettrica?)

Bisogna mettere in condivisione e pubblicizzare le informazioni gestionali utili agli utilizzatori di auto elettriche, non solo per reperire la fatidica ed agognata colonnina di ricarica, ma anche per consentire al proprietario di un’auto elettrica di poter usufruire – in caso di guasti tecnici – di una rete di assistenza alternativa a quelle della casa automobilistica.

Insomma, una filosofia “Open Source” per superare le barricate informative che da decenni le case automobilistiche sono abituate ad adottare per la tutela del loro territorio.

Se non sarà così, il sogno dell’auto elettrica rischia di infrangersi in largo anticipo.

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(Dimenticavo: se il nostro governo con tutti gli enti e comuni interessati, non riescono a capire come incentivare le auto elettriche, potrebbero sintonizzarsi sul canale “Angela Merkel”. ;-) )

E per finire, amici di “Veicoli”: pensate che bello sarebbe se fin da ora tutti noi potessimo conoscere il profilo tecnico e la funzionalità di una vettura elettrica così come siamo in grado di gestire e capire un’auto ad alimentazione tradizionale con le nostre soluzioni gestionali!

(Immagini ricavate dalla Rete e scaricate dai comuni Motori di Ricerca. Chiunque dovesse riconoscerne il Copyright è pregato di comunicare alla Mail info@veicoliapp.com al fine di consentirci di inserirlo o di rimuoverle, previa richiesta, dal presente Post)

Posted by Riccardo Bellumori

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