Alessandro e il “Sahara Desert Challenge”. Passione senza confini
Il nostro amico Alessandro Broglia è già completamente immerso nella preparazione del “Sahara Desert Challenge” ma ha trovato volentieri lo spazio per un dìalogo telefonico con noi di “Veicoli” alla vigilia della sua avventura. La sua KTM 950 – con la quale Alessandro ha già detto di voler partecipare anche al prologo della”Erzbergrodeo 2016” in programma per inizio estate prossima, definita la Gara di Enduro più massacrante al mondo – sta preparandosi ad affrontare le piste e la sabbia di un percorso che attraverserà un pezzo della storica “Parigi Dakar” lungo Portogallo, Spagna, Marocco, Mauritania e Senegal. Con la prospettiva che Alessandro ci ha anticipato di poter partecipare alla prossima edizione del Raid “Africa Eco Race“.
Chi come me tanti anni fa seguiva ogni Primo dell’Anno la famosa partenza degli equipaggi verso Dakar avrà di sicuro un brivido e un po’ di nostalgia, perchè quella Gara ha impresso lungo tutte le sue edizioni un fascino ed una attrazione unica.
La voce di Alessandro, al telefono, trasmette subito l’impegno e la mole di lavoro che serve per preparare questa avventura, come anche la passione e l’entusiasmo. Ed è la passione il primo motore di Alessandro che spiega:
“Io non sono un Pilota Professionista, sono un appassionato di moto che da sempre viaggia sulla sua “2 ruote” per ogni tipo di impegno e divertimento, o viaggio. Essendo anche appassionato di fotografia trovo che questa avventura sia il massimo per mettere alla prova tutte e due queste passioni. Certo il “Desert Challenge” è duro, e quindi mi sono preparato atleticamente dal Marzo scorso.
Perchè lo spirito con cui affronto questa sfida è quello – credo – di tutti gli altri 20 equipaggi in moto e dei 25 sulle auto: tanti rischi, la prospettiva di fornellino da campo e molte notti all’aperto, un solo camioncino di assistenza mobile per tutti“.
Pensando alla situazione internazionale che viviamo tutti al giorno d’oggi e ai rischi che possono esistere nell’attraversare territori come quelli previsti nel “Desert Challenge“, Alessandro ci dice una cosa che suggestiona: ” Io non ci voglio pensare ai rischi internazionali, alle situazioni di guerra in giro per il Mondo e anzi credo che questa avventura serva a trasmettere un messaggio di Pace.
E dunque voglio vivere questa avventura da appassionato, ma certo c’è da stare attenti: abbiamo ricevuto il suggerimento degli Organizzatori di attraversare alcuni territori almeno in due Piloti vicini per evitare il più possibile di viaggiare solitari in certe aree che in un un momento così critico a livello internazionale sono diventate ostili.”
La domanda che ci viene sempre in avventure così straordinarie è se chi incontra mondi così diversi torna con qualcosa di magico nel cuore, e Alessandro non ha dubbi al riguardo: “Sono sicuro che mi resterà nel cuore. Terminato il Desert Challenge voglio visitare Dakar, diciamo da turista. Amo la fotografia e so che resterò innamorato di quegli ambienti e paesaggi, così come hanno toccato il mio animo viaggi che tempo prima ho fatto in altri luoghi come l’India.
Avventure così ti cambiano e ti danno un senso diverso su tutto ciò che ti circonda. Il mio motto è decisamente questo : “once a hippy, always a hippy !” Se c’è una cosa che voglio dire di cuore a tutti gli amici di “Veicoli” è solo un consiglio. Ragazzi, ritrovate la libertà e viaggiate, tornate ad essere curiosi ed appassionati”.
Bene, crediamo che tutta la Community di Veicoli e gli amici del Blog saranno vicini con il cuore alla sfida di Alessandro. E per tutti gli amici speriamo di riuscire a regalare una sorpresa: non solo un bellissimo Post a conclusione di questa avventura, ma un “intermezzo”, cioè un Post che speriamo di poter comporre per aggiornare a tutti la situazione in corso di Desert Challenge. Alessandro certo ci ha anticipato che non saranno facili le connessioni telefoniche e che anche il tempo sarà difficile da trovare, ma proverà ad aggiornarci con le immagini bellissime che durante il tragitto riuscirà a prendere.
Da tutti noi di Veicoli, caro Alessandro, un grande saluto ” a due dita”: quello che si scambiano sempre tra di loro i motociclisti che si incrociano mentre girano le strade di tutto il mondo.In segno di stima ed affetto.
Posted By Riccardo Bellumori.