DS : Diversamente Premium. All’ombra della “Dea”.
Flaminio Bertoni: un italiano che incantò la Francia.
Lo stilista di auto che per primo inventò i bozzetti di stile in scala fatti con la creta. Il disegnatore della “Traction Avant” di Citroen.
Per un soffio – è la mia opinione – avrebbe potuto battersela con Battista “pinin” Farina e la sua Cisitalia 202 per il titolo di “scultura in movimento”. Poichè mentre “Pinin” Farina creava la “più bella del mondo” nel 1947 (la 202 esposta al MOMA) Flaminio Bertoni gettava le basi di un prototipo cui la Citroen non diede vita se non dieci anni dopo. Si chiamava “Ippopotamo”, e molti anni prima prefigurava la “deesse” la “Dea” che proiettò il Marchio Citroen al centro del mondo. Si poteva dire a cosa assomigliava la “DS” nel 1955? No, si faceva prima a dire a cosa NON assomigliava. La “Dea” era unica come coloro che l’avevano ideata.
(Citroen – prototipo “Ippopotamo) – 1946 – F. Bertoni
Linea a goccia, tradizione e modernità insieme, sospensioni idropneumatiche , comfort da ammiraglia e spazio da Station Wagon. Chiaro che sarebbe diventata la preferita di De Gaulle. La “DS” fu talmente rivoluzionaria da determinare le linee-guida della Citroen per anni a venire: dalla “SM” con motore Maserati fino alla “CX” e continuando con “GS”, “BX” ed “XM”, tra il 1955 e la seconda metà degli anni ’80 i cànoni stilistici e strutturali delle Citroen per quasi 40 anni denotano e qualificano una produzione orgogliosamente diversa dalla norma. Che prende le bassi dalla “Dea”, la vettura che strabiliò il mondo, che fece fare la fila ai visitatori del Salone di Parigi del 1955. Anche perchè oltre alla linea marziana la “DS” andava spiegata bene sotto l’aspetto della tecnica. Per la prima volta un circuito idraulico serviva contemporaneamente sospensioni, cambio, servosterzo, servofreno e frizione.
Per la prima volta in Europa una vettura di serie montava i dischi anteriori. Per la prima volta si vedeva un volante monorazza, pensato per ridurre l’impatto al torace in caso di urto frontale.
Nel frattempo ad accentuare una tendenza anticonformista della Casa dei “doubles Chevron” contribuiscono anche vicende terze, quali ad esempio l’incorporazione della “Panhard & Levassor” nel 1965 oppure l’acquisto della Maserati.
(Panhard&Levassor – PL 17)
Durante il solo Salone di Parigi la Citroen raccolse 80.000 ordinativi e i più fortunati dovettero comunque attendere quasi un anno per avere la loro “DS”. Perchè i Clienti non erano gente comune : negli anni la “Dea” fu elemento icònico a fianco di personaggi e Vips, fu presente in serie televisive e films. Divenne presumibilmente una delle prime auto “filmogeniche” della sua epoca. Chi non ha mai visto quest’immagine, una “DS” bianca ai cui lati spuntano le ali nella celebre saga di “Fantomas”?
Un’auto alla quale lo stesso De Gaulle dovette probabilmente la vita. Siamo nel 1962, e l’OAS algerina organizza un attentato al generalissimo: la sua DS viene colpita, due pneumatici esplodono; tuttavia l’auto non si ferma e continua ad andare, perchè le sospensioni idropneumatiche e la trazione anteriore compensano ottimamente sia perdita di trazione che stabilità direzionale. Infatti una delle dimostrazioni al pubblico che Citroen fece della DS fu appunto un giro su tre ruote.
Come detto, la DS esce di scena nel 1975 dopo 20 anni di mercato. La sostituisce la “CX” erede degna di stile e di tecnologia alternativa ed anticonformista. Il cameo di una storia gloriosa come quella della CX viene incorniciata dalla famosa pubblicità che a metà anni ’80 una “antidiva” come la bellissima Grace Jones interpreta stupendo l’Opinione pubblica.
Poi, dopo la “BX” e soprattutto dopo i risultati commerciali in chiaroscuro della “XM”, l’ultima Ammiraglia “diversamente Ammiraglia”, arrivano gli anni Novanta e i primi anni del 2000. Detto tra noi, la vocazione alternativa della Citroen si rilassa un poco, complice forse anche la necessità di sinergie costruttive non solo con Peugeot ma anche con altri Costruttori. Ciononostante le più “convenzionali” Zx e “Xantia” si distinguono comunque dalla massa. Poi arriva il momento delle “monovolume” e la “Xsara Picasso” diventa una Best Seller.
Ed arriviamo a Marzo 2011: ritorna in un Salone, con una Concept esposta a Ginevra, il celebre nome “DS“. E nel 2010 nasce la “DS3″, seguita dalla “DS4” un anno dopo. La famiglia delle “Dee” ritorna a fare tendenza, perchè finalmente poco dopo a Shanghai Citroen riporta il logo “DS” su una sua ammiraglia. Ecco la “DS5″, la “Dea” torna a fare sul serio.
Io ho avuto la fortuna di provare a Vallelunga la DS5 lo scorso mese di Marzo. Una macchina bellissima, con particolari che soddisfano il tatto e lo sguardo, ma anche comfort e prestazioni da auto presidenziale. Oggi, 60 anni dopo la nascita della prima “DS” di Flaminio Bertoni, la Gamma presentata da Citroen va decisamente all’attacco del mercato “premium” e con nessuna soggezione per il prodotto tedesco od inglese. Nessun rischio di trovare vetture qualitativamente non all’altezza. Citroen propone una Gamma capace di soddisfare il Cliente Aziendale, con la sua vocazione “Executive”; sia il Cliente privato per la grande capacità ed utilizzabilità di ogni modello. E può confrontarsi benissimo con la più agguerrita concorrenza sia “prima” dell’acquisto (grazie alla Rete di Concessionarie e di Officine che accolgono e curano il Cliente) sia durante che dopo l’acquisto: infatti – e forse questo per le Citroen è una piccola novità – anche le previsioni di tenuta del valore sull’Usato possono rassicurare i proprietari più esigenti. E dunque non ci sono scuse, oggi, per non scegliere di “abitare” piacevolmente una “DS” Citroen !
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Poste by Riccardo Bellumori.