Quanto è vicina la Cina? Borgward, Qoros, Saic MG

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Quanto è vicina la Cina? Borgward, Qoros, Saic MG

Il sogno sembra essere finito dopo l’estate dello scorso anno: la Cina non è più il rullo compressore globale della crescita economica, il Continente del PIL a due cifre.

Tuttora sta affrontando crolli di Borsa e rallentamenti congiunturali. E dietro l’angolo invece si profila la possibilità che la nazione cinese sia riconosciuta dal W.T.O. come Economia di mercato, con la prospettiva dunque di un panorama come questo che elenco: la Cina, 15 anni fa è entrata nel “WTO” come Economia in transizione, con l’opzione di diventare Economia di mercato entro quest’anno 2016 se fosse stato affrontato un percorso programmato di riforme. Io non so se il programma sia stato rispettato. So solo che il riconoscimento dello Status di “Economia di Mercato” porterebbe alla Cina il diritto di esportare senza dazi, di potersi avvalere di vere e proprie filiali commerciali per tutte le sue filiali e di poter commercializzare direttamente la propria produzione (cosa non attuabile ora, infatti a promuovere le merci cinesi sono o importatori che però applicano sui prodotti un discreto Mark Up, salvo i casi nei quali i prodotti sono rimarchiati e basta).

Il risultato potrebbe essere il diritto delle imprese cinesi di disdire una valanga di rapporti di fornitura oggi in corso con Imprese occidentali per ricontrattare le condizioni economiche, la possibilità della Cina di vendere direttamente senza il peso di dazi che appesantiscono il prezzo finale. ma soprattutto l’ipotesi di una Cina come competitor non più solo nel mondo dell’Industria ma anche in quello dei Servizi. Ed uno scenario del genere peserebbe fortemente sul settore automotive, che nell’Occidente è tuttora il mercato più dispendioso per i Consumatori dopo quello immobiliare. In Europa il mercato Automotive vale pur sempre almeno 13 milioni di auto nuove immatricolate negli ultimi anni ed avere concorrenti cinesi con proprie Case Madri ad aggredire i mercati non sarebbe una buona notizia per i produttori di casa…..

Certo, le ultime proiezioni dell’economia cinese non farebbero pensare ad un gigante sul piede di guerra ma attenzione: la crescita annuale del PIL molto inferiore alle aspettative di solo pochi anni fa comporta problemi più per il “Return On Investments” delle Imprese europee che nel frattempo sono sbarcate in Cina, che non per il tessuto industriale “nativo”. Ecco perchè l’attuale frenata del Paese sta generando problemi più ai Marchi europei che non alle nascenti realtà automotive orientali. Ecco perchè mi sembra il caso, per intanto, di raccontarVi il profilo di tre dei tanti nuovi protagonisti di quel mercato : Borgward, SAIC MG e Qoros. E Ve li racconto perchè rappresentano, pur nel momento congiunturale sfavorevole per il “Paese del Dragone” tre esempi decisamente rischiosi per il mercato occidentale, se prendessero piede e si moltiplicassero.

BORGWARD è la vera sorpresa del lotto: un Marchio storico tedesco, protagonista del mercato nel primo Dopoguerra, fallì in Germania nei primi anni ’60. Il marchio è rinato in Svizzera nel 2008 ad opera degli eredi della Dinastia, e a comprare i diritti è stata la SAIC che ha presentato nel 2015 la sua prima proposta, la “BX/”….SI, lo so, Voi ridete sotto i baffi: l’aria “da BMW” e soprattutto quella sigla “…X7″ che allude a ben altro…..ma attenti a non prenderla sotto gamba: intanto i cinesi di Saic si sono messi in tasca un Brand tedesco, e questo fa sempre un certo effetto: E poi non dimenticate che il Mercato non penalizza i “cloni” tout court”. Casomai non è disposta a spendere per un “clone ben fatto” più del dovuto, ma anche sotto l’aspetto del prezzo probabilmente – se mai arriverà in Europa – la Borgward occuperà un taglio da “Premium Low Cost”. So, sembra un controsenso, ma è un trend ormai ben definito sul mercato.

La MG Saic perchè – forse – delle tre storie è la più nota a noi europei: la MG (insieme alla ROVER) fallì nel 2005 a causa di un mai troppo chiarito passaggio proprietario da BMM al fondo Alchemy, insediato alle Isole Cayman. Il Marchio Rover fu acquisito da Ford, mentre la struttura, le immobilizzazioni e la linea produttiva dei due Marchi finirono in Cina. Sia MG che Rover furono acquisiti dalla Holding SAIC che non potendo sfruttare il marchioRover fondò una struttura finanziaria, la ROEWE” e finì per continuare, a grandi linee, la produzione della “ex Rover” in Europa. Mentre il Marchio MG restò in bella vista sui cofani delle nuove auto.

mg saic gsimmagine MG SAIC GS fonte www.inautonews.com

Attualmente si parla di un ritorno sui mercati europei per un SUV di taglia media, la “GS” , partendo dalla nuova Location inglese – a LongBrdge – nella quale la MG si è insediata. Taglio sportivo e tecnologia, AWD e motori Turbo previsti da 1500 e 2000 cc. Prezzi superconcorrenziali previsti dal Costruttore.

Terzo esempio dal Paese del Dragone: la Qoros. Il primo “Native brand” da esportazione del mercato cinese, una Joint Venture tra la cinese Chery Automotive e il Fondo di Investimento Israel Corp. Un progetto nato apposta per proporre e vendere auto di taglia media, di qualità e in grado di offire un certo status ma a prezzi stracciati. Verrebbe da dire, un po’ come il prodotto coreano antelitteram. la Qoros ha fatto auto promozione per circa due anni e questo sarebbe dovuto essere l’anno dell’arrivo in occidente. Qualcosa ancora non è andato per il verso giusto e per il loro prodotto di punta, la SUV, dovremo forse attendere ancora.

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Posted by Riccardo Bellumori

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