Sheene vs. Roberts. L’altro “Rush” degli anni Settanta.
Il Film “Rush” nemmeno Ve lo riassumo. Credo che lo avrete visto tutti. Un buon film, alla fine dei conti.
Perchè non deve essere stato facile riportare in un contesto cinematografico un confronto di cui per quarant’anni si è scritto e detto di tutto. Lauda contro Hunt, Mondiale Formula Uno del 1976. Il quadro di un confronto drammatico, dove davvero sarebbe potuto accadere di tutto e tutto è accaduto. Uno scontro tra due destini, due Piloti, due caratteri e le due personalità più diverse del Circus.
Ma forse pochi di Voi ricordano che tra il 1976 e gli anni successivi si è consumato – quasi sotto traccia – un altro simile “Rush” , e più precisamente nel Campionato di Motociclismo, quello che oggi si chiama “Moto GP” ma che è figlio del vecchio torneo “Motomondiale Classe 500″, nato nel 1949 e sostituito proprio dalla “MotoGP” alla fine del 2001.
In quel periodo nel Mondiale Classe 500 è nato , come nel Mondiale F1 del 1976, un confronto parallelo tra due Piloti, due Mondi opposti, in una fase storica di passaggio tra due epoche. I due Piloti sono Kenny Roberts (USA), tre volte Campione del Mondo Classe 500, e Barry Sheene (anzi, “Sir” Barry Sheene, GB) due volte iridato.
E in questo scontro tra mondi paralleli Vi renderete conto che il confronto Lauda/Hunt e quello Roberts/Sheene trova quasi gemellati tra loro Niki Lauda e Kenny Roberts da una parte, James Hunt e Barry Sheene dall’altra. Così come – infatti – furono due macchine da guerra (super allenati, rigorosi, pignoli nella messa a punto dei mezzi, ma soprattutto lontati da ogni trasgressione) Niki Lauda e Kenny Roberts, così furono assolutamente trasgressivi e folli i due campioni inglesi.
In alto : Niki Lauda e Kenny Roberts – In basso: James Hunt e Barry Sheene – Copyright sconosciuto
Ricapitoliamo partendo proprio da “Rush” e dal contesto storico: la Formula Uno degli anni Settanta segna un metaforico passaggio di consegne dai Campioni Seriali della prima parte (Jackie Stewart ed Emerson Fittipaldi) ad una serie di “stelle emergenti” tra le quali c’era di sicuro James Hunt. Allo stesso modo Barry Sheene fu il primo pilota a vincere il Motomondiale dopo l’epopea del grande Giacomo Agostini.
Hunt esordì nel 1973 in Formula Uno con una March (Scuderia con la quale, nèmesi storica, esordì due anni prima anche Niki Lauda). Anche Barry Sheene esordì nella Classe “500″ nel 1973. Hunt con la March nel ’73 si fece subito vedere con alcuni buoni piazzamenti e due Podi conquistati in mezzo ad una serie di incidenti e uscite di strada che gli valsero l’appellativo di “Hunt the Shunt” (Hunt lo schianto)….
Anche Barry Sheene esordì nel 1973 nella Classe 500 con la Suzuki ma non brillò di certo. Quello che da subito invece lo segnalò al mondo fu una serie di incidenti che ne fecero, a lungo, il Pilota più fratturato della storia….. !!!
Dal 1974 per tutti e due (Sheene e Hunt) nei rispettivi Campionati si profila un buon passo e una crescita costante. E per tutti e due si materializzano i caratteri dominanti e molto simili: donne, fumo, alcool, eccessi sono la carta di identità per entrambi che infatti nella metà degli anni Settanta fecero coppia e comunella in ogni evento mondano, nelle discoteche, fumando e sorseggiando alcolici e Champagne. Hunt e Sheene erano davvero due separati alla nascita, in quanto a stravizi. E a talento.
La storia per Hunt è arcinota: dopo il periodo alla Hesketh passa nel 1976 alla Mc Laren dove solo due anni prima Emerson Fittipaldi era diventato Campione del Mondo per la seconda volta. Sappiamo come è andata: Lauda ha vissuto il suo inferno personale e ha perso quel Mondiale per un punto mentre Hunt per la prima e unica volta è salito in cima al mondo. Ma la cosa incredibile è che il suo più fedele “gemello” – Barry Sheene appunto – riesce in quel 1976 a vincere il primo di due Mondiali in Classe 500, merito anche della Suzuki che in quel momento era la “battistrada” in Pista.
Ma per tutti e due arrivano i rispettivi “opposti” che mettono i bastoni tra le ruote ai due Campioni folli Sheene e Hunt. Infatti a rompere le uova nel paniere a Sheene, che si avviava ad un ottimo periodo di vittorie, arriva dall’America un “marziano”. Si chiama Kenny Roberts, guida la Yamaha con uno stile che nessuno aveva mai osato prima. le sue traiettorie, le sue curve, le sue staccate sono diverse da quelle di chiunque altro. E tra il 1978 ed il 1980 vince tutto quello che si può vincere. Proprio ai danni di Barry Sheene nel 1978.
Dopo l’arrivo di Kenny Roberts nella Classe 500 la stella di Barry si annebbia.I suoi migliori ultimi risultati sono un terzo, due quarti posti, un sesto Posto in Classifica iridata. E poi, nel 1984, il ritiro dalle Corse.
Per Hunt, che non riuscirà mai a scalzare dalle sue spalle l’ombra del “campionissimo” Niki Lauda, dopo quel 1976 arriveranno un povero quinto posto nel 1977, e poi il vuoto fino al ritiro nel 1979.
Si, bisogna dirlo: a loro modo, Sheene e Hunt da una parte e Kenny Roberts e Niki Lauda dall’altra hanno segnato davvero un’epoca.
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Posted by Riccardo Bellumori.