Renault Espace : Cambia tutto, per rimanere la “prima della Classe”.

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Renault Espace : Cambia tutto, per rimanere la “prima della Classe”.

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Circa 30 anni fa questa pubblicità geniale attirava lo sguardo di tutti sulle riviste: un parcheggio ripreso di lato, due piazzole di sosta. Una occupata dalle prima serie della Renault Espace, l’altra vuota con scritto dentro : “Concorrenza”. Ed il titolo esplicativo e perentorio “Ecco un esempio di pubblicità comparativa”. Messaggio chiaro e azzeccato : l’Espace era unica- e prima – sul mercato a proporre la soluzione del corpo vettura monovolume e multi spazio, senza per questo sembrare per forza un furgoncino. Era il 1984, infatti, e fino ad allora tutto ciò che non aveva il cofano anteriore lo guidavano solo operai, venditori ambulanti o corrieri espressi………

Così si presentava al mondo, sorprendentemente, la Renault Espace, un modello che ha creato un segmento di mercato del tutto nuovo in Europa. Benché negli Usa fosse già diffuso da tempo, tanto è vero che si diceva che a folgorare sulla via di Damasco il management della Renault sul tema fosse stata l’esperienza imprenditoriale avuta con American Motor Corporation (A.M.C.) tra il 1979 ed il 1987.

 

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Molti in verità fanno risalire l’intuizione addirittura alla famosa “Kar-a-sutra” del 1972 dell’Architetto italiano Mario Bellini,e questo perché nelle linee anteriori e nei rapporti volumetrici l’Espace I° Serie ne richiama prepotentemente lo stile. Io personalmente propendo più per l’ipotesi dell’esperienza americana, senza dimenticare che a promuovere l’idea di base fu la Matra e segnalando tra i possibili ispiratori il geniale Giorgetto Giugiaro che con la “Megagamma” del 1978 e la “Together” del 1984 dimostrò che i tempi, per il mercato, erano maturi. Comunque, la prima e seconda serie dell’Espace (come evoluzioni di uno stesso corpo vettura) fecero da battistrada del nuovo segmento, e conquistarono buoni risultati di vendita più per l’assenza di Competitors che per le qualità di prodotto: troppe plastiche deteriorabili, vibrazioni e rumorosità eccessive, prestazioni non esaltanti. Tra l’altro, data la partnership con Matra, le prime produzioni risentivano molto dell’accessoristica Talbot, Marchio in quel tempo entrato in grave crisi.

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Decisamente la terza Serie segnò una piccola svolta: migliore qualità, ma anche diversa e più razionale architettura e disposizione di masse e volumi. Questa Espace finalmente rende la guida del proprietario più vicina a quella di un’auto. Nel frattempo al lancio della sua III° Serie, la Espace si comincia a scontrare realmente con una concorrenza agguerrita: si cominciano a vedere ad esempio i Chrysler “Voyager” o i Dodge provenienti direttamente dal mercato americano. Ma soprattutto in Spagna parte nel 1995 la produzione congiunta di Ford Galaxy, VW Sharan e Seat Alhambra. Questa serie, dopo 365.000 pezzi prodotti lascia il posto nel 2002 alla “IV Serie” presentata anche nella versione lunga “Grand Espace”. Forse la più sofferta e critica della famiglia Espace, con questa quarta Serie Matra esce definitivamente di scena, la produzione diventa – possiamo dire – “In House” Renault. Con poca dimestichezza con resine e compositi, di cui le precedenti serie erano piene zeppe, e con l’esigenza di assegnare alla sua monovolume una classe da “Premium” che comincia a diventare un requisito obbligato per il potenziale acquirente, la Casa francese finisce per produrre un modello ingombrante e spaventosamente pesante. Comfort, spaziosità e Status furono rispettati, ma prestazioni e guidabilità ne risentirono fortemente.

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Diciamo anche che nella fase di mercato della “IV Serie” la concorrenza era davvero moltiplicata sia per modelli che per fascia di prezzo. Vita difficile dunque per questa Serie, documentata da un dato incontrovertibile : la Serie IV lungo 12 anni di mercato è stata prodotta in un numero di poco superiore alla precedente Serie, prodotta tuttavia lungo solo 6 anni.

Ed ecco la prima grande innovazione: Renault Espace abbandona il concetto “Monovolume” – che pure aveva inaugurato in Europa – abbracciando una filosofia stilistica da “Representative CrossOver”, se mi passate il neologismo……… Ed anche in questo rappresentandone il primo esempio, visto che la struttura “CrossOver” per anni ha identificato modelli di grande utilizzabilità ma poco adatti ad un profilo di “Ammiraglia”. Invece Renault stravolge ancora una volta gli schemi collaudati del Mercato.E se lo può permettere : anima monovolume, personalità Executive, stile dinamico. E profilo prestigioso da vera “Premium”, mercato in cui l’Espace V può stare con pieno diritto senza temere alcuna soggezione rispetto alla concorrenza tedesca o inglese, e sta scalando molto seriamente un Target che finora gli era piuttosto estraneo . La nuova Espace si presenta con finiture di classe, accessoristica di primo piano, e con ricchi particolari di pregio come ad esempio il tetto panoramico, oppure i fanali full-Led.

023731_bigVoci che evidentemente non mancano anche in altre dirette concorrenti. Quello che “riveste” tutto questo è una storia unica, quella della prima Monovolume di grande serie in Europa. Una specificità, una personalità che si vive nello spazio interno e nella grande flessibilità di uso. Dalle poltroncine girevoli a mo’ di “salottino” della I° Serie siamo passati ad una chicca come la possibilità dell’ abbattimento sedili con sistema One-Touch, una soluzione che li fa scomparire nel piano abitacolo. Questa ed altre particolarità controllabili tramite “R-Link2” con schermo per gestire quanto più possibile di questa geniale auto.Tanto di più si potrebbe raccontare di questa nuova Espace V, di nuovo pronta a tornare la prima della Classe. Ma il resto preferiamo non dirlo noi su questo spazio. Vi lasciamo la curiosità di verificare di persona negli Showrooms Renault.

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Posted by Riccardo Bellumori

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