Autovelox finti: il Ministro Lupi li reputa pericolisi

  • velok

Autovelox finti: il Ministro Lupi li reputa pericolisi

Torino – Quanti di voi, almeno una volta, si sono fatti intimorire da quelle colonnine arancioni con le sembianze di un rilevatore di velocità? Penso proprio tanti, perchè sono fatti davvero bene, ma se li guardate attentamente potrete cogliere la loro natura truffaldina: invece che Velox hanno un adesivo con su scritto VelOk. Si, sono falsi, non hanno nessun dispositivo di rilevamento, sono gli spaventapasseri della strada.

Non misurano nulla , anche se a giudicare da quanti se ne vedono, sembrano miracolisi. Anche se il ministro dei Trasporti con una lettera ai comuni li boccia e consiglia di non utilizzarli. Da quello che si legge sul suo blog vengono etichettati come pericolosi ed “irregolari”.  Già qualche mese fa il ministero dei trasporti aveva trattato l’argomento in quanto, questi dispositivi non sono inquadrabili a livello formale in nessuna categoria di dispositivo o segnaletica previste nell’attuale Codice della Strada. Come dire: “La solita italianata”, dopo averne comprati, pagati ed intallati migliaia di questi pezzi di plastica arancioni ovviamente si scopre che non sono legittimi e che vanno rimossi. La questione sarebbe incentrata sul fatto che un dispositivo o rileva e quindi all’occasione sanziona oppure l’effetto ingannevole non è contemplato e quindi non è utilizzabile.

Anche un articolo della trasmissione “Le iene avrebbe sollevato la questione dando dei costi allarmanti: 3.000 € a colonnina!”
E adesso? Cosa facciamo? Li buttiamo nella plastica?

Dopo tutto quello che abbiamo speso per questi cilindretti così cari e così pericolosi, per lo meno, trovategli un occupazione diversa…
Li giriamo e li usiamo per raccogliere l’acqua piovana per bagnare i fiori dei comuni almeno…

E voi cosa ne fareste? Diteci la vostra che ci interessa.

Cliccando qui potrai vedere il servizio delle iene sull’argomento

Alessio Tirone

About the Author

The Author has not yet added any info about himself