Gli incentivi per la mobilità sostenibile nel 2015
La vendita di veicoli elettrici nel mondo è in costante aumento, probabilmente dovuto ai molti vantaggi che questi mezzi di trasporto comportano. Va ricordato, infatti, che i veicoli elettrici non emettono gas nocivi nell’atmosfera e sono molto silenziosi. Inoltre, rispetto alle tradizionali vetture a combustione, presentano costi di manutenzione irrisori e si ricaricano semplicemente collegandoli ad una comune presa elettrica, con costi molto convenienti (solo 2-3 euro per un pieno di energia elettrica). Tuttavia, nonostante gli aspetti positivi appena descritti, in Italia la mobilità elettrica non è ancora una realtà affermata e i motivi di questo ritardo sono legati a fattori di origine diversa. Principalmente sussiste la mancanza di un’adeguata coscienza ambientale, seguita da impedimenti reali quali la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica e l’assenza di un’idonea politica di sgravi fiscali e di contributi a sostegno della mobilità elettrica (che possano sopperire in maniera adeguata ai prezzi di acquisto ancora elevati di questi mezzi).
Salta all’occhio come nel nostro paese il numero di colonnine di ricarica sia ancora bassissimo, ovvero di circa 635 unità, concentrate principalmente nelle grandi città come Roma e Firenze. Tra tutte, questo fattore ostacola fortemente la diffusione dei veicoli elettrici. Inoltre, è necessario tener presente che la tecnologia attuale delle batterie al litio consente un’autonomia di circa 100-150 Km, rendendo i veicoli elettrici più adatti ai piccoli spostamenti urbani che ai viaggi lunghi. Tale problematica può essere adeguatamente affrontata e risolta con la creazione di una rete capillare di colonnine per la ricarica veloce diffusa sul territorio nazionale, con punti di ricarica posizionati in luoghi strategici quali le aree commerciali, i parcheggi pubblici o i nodi autostradali. Proprio per rispondere a questo deficit, nel corso del 2015 sono previsti una serie di progetti dedicati all’installazione di circa mille colonnine di ricarica, sia in tutte le grandi città italiane che in svariati comuni e centri commerciali.
Per quanto riguarda gli incentivi a favore dei veicoli elettrici, invece, il governo italiano ha approvato per il triennio 2013-2015 una politica di incentivazione davvero meritevole, consistente in ben 63.4 milioni di euro erogati per l’incentivazione dei veicoli a basse emissioni complessive (bec), ossia tutti i mezzi elettrici, ibridi, a metano e GPL. La metà di questa somma è destinata ai mezzi aziendali e l’altra metà ai mezzi privati, con aiuti dedicati ad incoraggiare l’acquisto dei mezzi di trasporto ecologici, da un lato, di contribuire a sostituire un buon quantitativo di auto circolanti con mezzi a basso impatto ambientale, dall’altro.
A proposito di imprese e professionisti, gli aiuti per il 2015 stabiliscono che queste categorie di soggetti ricevano un rimborso del 15-20%, qualora decidessero di acquistare mezzi di trasporto che non emettono più di 120 g/km di anidride carbonica nell’atmosfera. Tali contributi sono previsti solo nei casi in cui tale spesa venga accompagnata dalla rottamazione di un vecchio veicolo utilizzato per esercitare la propria attività, che, a differenza di quanto previsto l’anno scorso, non dovrà essere immatricolato da più di dieci anni. Inoltre, tutti gli automobilisti, imprese o privati, che compreranno un veicolo che non emette più di 95 g/km oppure di 50 g/km di anidride carbonica nell’aria riceveranno contributi fino al 15% del costo complessivo del mezzo acquistato. Infine, occorre menzionare i cosiddetti “buoni mobilità”, approvati dalla commissione ambientale della Camera lo scorso settembre. Già presenti in Francia da molto tempo, tali buoni sono aiuti a favore di coloro che si recano al lavoro o accompagnano i propri figli a scuola utilizzando esclusivamente mezzi ecologici. I primi “buoni mobilità” del nostro paese sono previsti per i primi mesi del 2015 e potranno essere riscossi in modalità diverse: attraverso veri e propri aiuti economici a favore di quei cittadini che forniscano prova di circolare abitualmente con mezzi ecologici, oppure tramite l’utilizzo gratuito in comodato d’uso di veicoli elettrici (questo il caso delle bici) o avvalendosi della possibilità di potersi recare sul luogo di lavoro un po’ in ritardo rispetto all’orario previsto, nel caso si dimostri di avvalersi di mezzi ecologici per raggiungerlo.
Questi i principali incentivi previsti per il nuovo anno a favore della mobilità sostenibile, sperando che siano solo alcuni tra molti a venire e che l’Italia possa finalmente raggiungere il livello di altri stati, senz’altro più “coscienziosi” per quanto riguarda lo stato di salute del nostro pianeta.
Fonte: Alkè Veicoli Elettrici
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